L’informatica ed internet rappresentano un fenomeno in continua crescita e le cui implicazioni pratiche sono ancora oggi al di fuori della portata intellettiva della moltitudine.
Troppo spesso si parla dell’informatica soltanto quando “succede qualcosa” che ci ricorda di quanto questo strumento, se utilizzato incautamente, possa essere potenzialmente pericoloso.
L’informatica è, invece, soprattutto un’opportunità di crescita, di sviluppo e di conoscenza tanto che possiamo affermare che, all’alba di questo nuovo millennio, rappresenta probabilmente il terreno di confronto culturale più vivo nonché uno dei principali volani dell’informazione e della democrazia.
Si pensi alla possibilità per i cittadini di contattare direttamente e facilmente le Istituzioni attraverso la posta elettronica, consentendo agli stessi di svolgere un ruolo maggiormente attivo nella gestione della res publica, in una maniera impensabile fino a poco tempo fa oppure agli strumenti che vengono offerti ai dissidenti residenti in ogni parte del mondo per far udire la propria voce sfuggendo alle maglie delle varie censure.
Allo stesso modo, sempre più spesso, oggi si sente parlare di “società dell’informazione”, ma questo termine non è né nuovo né recente: la sua origine viene attribuita ad un giornalista giapponese, che lo avrebbe coniato nel 1964, anche se la fonte primaria dell’idea che potesse esistere una società dell’informazione viene riconosciuta nell’economista di origine austriaca Fritz Machlup che, sin dalla fine degli anni cinquanta, aveva posto l’attenzione sul crescente peso che la conoscenza andava assumendo nella economia americana.
Oggi il fenomeno è globale e ci stiamo avviando a grandi passi verso una “economia dell’informazione”, termine con il quale si deve intendere un’economia in cui è molto più importante la produzione, l’uso, il trasferimento e la condivisione delle conoscenze, piuttosto che la proprietà ed il commercio dei beni materiali tanto che da più parti si inizia a parlare di una società post industriale, chiaramente distinta da quella industriale e caratterizzata dalla produzione non più di beni materiali bensì di servizi e beni legati al mondo dell’informazione.
Questa sezione del sito è dedicata non soltanto all’analisi delle problematiche legate al diritto dell’informatica, ma anche alle opportunità offerte dall’informatica per il diritto, ovvero a tutti quegli strumenti in grado di agevolare il nostro lavoro quotidiano.
Prima di procedere, voglio ringraziare Marco Rapaccini per aver realizzato uno dei migliori compendi che io abbia mai visto: molto del materiale delle prossime pagine viene dai suoi appunti. Ad maiora.